Il Santuario apre le porte perché tutti sperimentino che Dio è misericordia

Sabato 27 novembre 2010, vigilia della prima domenica di Avvento

 

Una chiesa colma di fedeli, accorsi anche da molto lontano nonostante il meteo invernale promettesse neve, ha accolto in preghiera il nostro Vescovo Diego che ha “bussato” al portone della parrocchiale di Maccio, dedicata alla Vergine Assunta. Mons. Coletti è venuto, sabato 27 novembre, a fare un dono alla nostra comunità: riconoscere questo tempio, che dal 1891 accoglie la preghiera dei parrocchiani di Maccio, come Santuario Diocesano, dedicato alla Santissima Trinità Misericordia.
Non a caso il 27 novembre ricorreva l’anniversario dell’apparizione della Madonna a S. Caterina Labouré, nella cappella del convento delle Vincenziane a Parigi, in Rue de Bac. Proprio 180 anni fa (anche nel 1830 era il sabato antecedente la prima domenica di Avvento) la Vergine Immacolata ha voluto “impegnarsi” ad accompagnare il cammino di una umanità a volte molto lontana dal mistero di Dio e dal suo amore.
Dopo la lettura del decreto vescovile, che giuridicamente costituisce la chiesa parrocchiale come Santuario, al canto delle litanie dei Santi della nostra Diocesi, si è dato avvio ad una celebrazione solenne e raccolta, ritmata dai canti e dalla intensa preghiera dei convenuti.
In particolare l’Adorazione Eucaristica, dopo la s. Comunione dei fedeli, con la preghiera alla Santissima Trinità Misericordia e l’invocazione per la vita, in unione spirituale col Papa Benedetto XVI, che ha voluto iniziare l’Avvento con tale pressante supplica al Dio della vita.
Durante l’omelia, dopo aver ricordato che è necessario svegliarsi dal torpore  che rischia di farci dimenticare Dio e la sua presenza in mezzo a noi, mons. Vescovo ha fatto riferimento al mistero della Santissima Trinità, Misericordia infinita, alla quale questo tempio è d’ora in poi consacrato. Invitando i fedeli a mantenere un atteggiamento di rispetto verso i fatti qui accaduti, e ancora allo studio di una apposita commissione diocesana, ha ricordato l’indicazione precisa della preghiera che qui verrà elevata a Dio: per la santificazione dei sacerdoti (molti i concelebranti), le vocazioni di particolare consacrazione (erano presenti, tra gli altri, anche i 7 giovani di Maccio che stanno compiendo in diversi luoghi il loro percorso di risposta alla vocazione sacerdotale o religiosa), il prossimo Sinodo diocesano, le famiglie, la pace nel mondo. Ha inoltre ribadito che questo nuovo impegno non sarà a scapito delle normali attività pastorali della parrocchia stessa, chiamata ad aprirsi ancor più alla grazia del Signore.

 

All’offertorio, insieme al pane e al vino, sono state portate all’altare anche le molte preghiere e suppliche già affidate alla Santissima Trinità in queste settimane. C’è, infatti, una apposita cassetta vicina alla statua del Sacro Cuore, dove è possibile lasciare un biglietto, una preghiera, una fotografia con le proprie richieste. Non si tratta di un gesto “magico” o superstizioso, ma di una fede “popolare” che la Chiesa ha il compito di indirizzare verso un autentico cammino di affidamento alla volontà del Signore.
Ogni settimana poi, nella s. Messa del sabato mattino, alle 8.30, tutte queste intenzioni saranno unite al sacrificio di Cristo, unico mediatore per gli uomini davanti al Padre.

Ora il Santuario inizia il suo cammino. Non ci sono al momento particolari variazioni rispetto al già nutrito calendario delineatosi negli anni scorsi.
Ogni giorno inizia con l’Adorazione Eucaristica personale alle 7.30, seguita poi dalla recita comunitaria delle Lodi mattutine alle ore 8.00 e dalla s. Messa delle 8.30, durante la quale c’è sempre una breve omelia a partire dalla prima lettura del giorno. La chiesa resta sempre aperta fino alle 23.00 (dalle ore 18.00 si entra dall’ingresso laterale sulla destra); ogni giorno prevede ancora la recita comunitaria del s. Rosario alle ore 17.00. Il martedì e il venerdì la s. Messa è celebrata anche alle ore 20.30, mentre il mercoledì (nei mesi in cui è presente la Propedeutica del seminario) anche alle ore 7.00.
Un tempo particolare di preghiera è l’Adorazione Eucaristica del venerdì che, dopo l’ora comunitaria dalle 17.00 alle 18.00, continua fino alle ore 23.00, con la possibilità anche di accostarsi al sacramento della Riconciliazione. Nei prossimi mesi si cercherà di garantire una presenza quotidiana di sacerdoti disponibili per questo prezioso ministero, cui per ora attendono i due sacerdoti della parrocchia, don Luigi e don Rossano, anche dopo le s. Messe del mattino e al sabato pomeriggio.
In molti, sacerdoti e fedeli, mi hanno chiesto come sto vivendo personalmente questo nuovo incarico di “rettore” del Santuario, che si affianca a quello di parroco e di responsabile della Propedeutica del Seminario. Accanto ad un sentimento di stupita meraviglia per quello che il Signore continua a compiere, ho sperimentato ancora una volta che è Lui a guidare la nostra vita e la storia del mondo.
Anche se a volte i nostri “no” ostinati cercano di indirizzare il cammino su altre vie che non sono le sue. Anche se i suoi tempi sono diversi dai nostri e l’impazienza ci accompagna. Anche se ci sembra di non essere mai pronti. Ho vissuto questi anni come testimone di un agire straordinario di Dio, che vuole riversare la sua Misericordia su tutti, nessuno escluso!
So che continuerà a chiedere molto a questa comunità che accompagno da 14 anni come parroco e per questo mi affido alla Vergine Immacolata, Assunta in Cielo. A Lei, che da secoli è qui venerata, chiedo prudenza coraggiosa, saggezza quotidiana, fedeltà gioiosa. E a voi che leggete… una preghiera! Grazie.

don Luigi Savoldelli
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