VENERDI' 14 e SABATO 15 DICEMBRE
ORE 21.00 in Casa Betania:
NUOVO incontro dei gruppi sinodali
DIOCESI DI COMO
Parrocchia di Maccio
Santuario Santissima Trinità Misericordia
PREGHIERA DEL SINODO
“Testimoni e annunciatori della Misericordia di Dio”
Sol. Sii benedetto, Signore nostro Dio, che ci chiami a testimoniare,
mediante il Sinodo diocesano, la nostra fede in te
e a proclamare il tuo amore misericordioso,
sempre vivo e ardente verso tutti.
Tutti: Noi ti benediciamo, Signore, nostro Dio.
Sol. Sia il Sinodo della tua Chiesa di Como un impegno
che coinvolga tutti i battezzati, membri del popolo di Dio,
chiamati a trasmettere oggi la gioia di essere discepoli di Cristo,
volto della Misericordia del Padre.
Tutti: Ascolta, Signore, la preghiera del tuo popolo.
Sol. Sia il Sinodo una prova che manifesti il grado di maturità
della nostra Chiesa, mediante l’ascolto docile della tua Parola,
insieme al confronto leale e al dialogo costruttivo tra di noi,
in vista di scelte coraggiose che lo Spirito Santo susciterà,
a promozione di una cultura della Misericordia.
Tutti: Ascolta, Signore, la preghiera del tuo popolo.
Sol. Sia il Sinodo un segno che confermi la possibilità
di diventare santi nell’oggi di questo mondo
e insieme permetta ai cristiani di diffondere il buon profumo di Cristo,
al ritmo della fantasia della Misericordia,
dimensione centrale e permanente della vita cristiana.
Tutti: Ascolta, Signore, la preghiera del tuo popolo.
Sol. Maria, madre di misericordia, che nel cenacolo di Gerusalemme
ha animato i primi discepoli di Cristo,
in attesa della forza illuminante dello Spirito Santo,
ci sia di esempio, di consolazione e di aiuto.
Tutti: Per Maria, nostra madre e sorella, ascoltaci, o Dio di misericordia.
Sol. I santi padri vescovi, fondatori della Chiesa di Como, Felice e Abbondio
e tutti gli altri nostri santi e beati, intercedano per noi la Santissima Trinità Misericordia.
Tutti: Santissima Trinità, misericordia infinita, io confido e spero in Te. Amen.
TRATTO DA: STRUMENTO PER LA CONSULTAZIONE, Prima Sezione. - "La misericordia, essenza del Dio trinitario". di DON IVAN SALVADORI
«Misericordioso in tutte le sue opere» (Sal 145, 17).
... l’idea di misericordia ha conosciuto, per tutta l’epoca moderna,
un imbarazzante oblio, che l’ha portata a prendere progressivamente
congedo dalla modernità.
In quest’epoca si addensò, attorno alla misericordia, il sospetto
di essere nemica della giustizia, rappresentando così il principale
ostacolo alla creazione di un ordine etico valido per tutti. La
misericordia – così si iniziò a pensare – avrebbe come esito inevitabile
il disimpegno dell’uomo: essa non porterebbe alla trasformazione del
mondo, ma a discolpare i carnefici, infliggendo alle vittime una nuova
ingiustizia....
Tutte le Scritture – tanto dell’Antico che del Nuovo Testamento
– parlano dell’amore di predilezione che Dio nutre per il suo popolo e,
più in generale, per tutti gli uomini. ...
La tradizione cristiana – a partire da quella sedimentata nella
Scrittura – non ha dunque mai mancato di indicare la misericordia
di Dio come la sua perfezione originaria e, per derivazione, come il
motore di tutta l’opera della redenzione. Anzi, a voler essere rigorosi,
fu proprio dalla contemplazione dell’opera della redenzione che si
giunse a individuare, nella misericordia divina, il cuore stesso di Dio. ...
È la misericordia – perfezione ultima
di Dio – il motore di tutta l’opera della redenzione, che trova il suo
culmine nella Pasqua del Figlio....
Con le sue parole e con le sue azioni Gesù ci ha rivelato che la
misericordia «è» e «sarà sempre» una forma più alta di giustizia. Non
però nel senso che, sorpassandola, la rende inutile, lasciandola dietro
di sé; ma nel senso più profondo che spinge la giustizia verso una
misura più pura e più esigente. Non c’è pagina di Vangelo nella quale
non si dica che la Misericordia non si stanca mai di cercare l’uomo.
Ma non possiamo nemmeno dimenticare che la Misericordia implora
da noi, con altrettanta ostinazione, la conversione, il cambiamento di
vita, l’onestà di riconoscere che, anche dopo il perdono, le conseguenze
del peccato rimangono e che dai nostri errori si originano spesso, per
gli altri, sofferenze indicibili. ...
Se ci guardiamo
intorno, se vogliamo essere onesti con noi stessi, ci scopriamo
creature fragili come tutti, rivestiti – come ogni uomo – di fragilità e
di debolezza. Avvertiamo, con sgomento, che il peccato si è insinuato
anche nella Chiesa, che il cambiamento d’epoca nel quale viviamo
rischia di portare al collasso il senso di umanità32. Eppure, proprio qui
la Misericordia ci ricorda che tutto è possibile a Dio, che essa stessa è,
nella sua essenza, l’«impossibile possibilità». Essa «apre il cuore alla
speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro
peccato». ...
Se in un senso più immediato la misericordia indica anzitutto
«una compassione del nostro cuore per la miseria altrui», da queste
osservazioni si intuisce subito che il suo orizzonte semantico è molto
più ampio. Essa non interroga primariamente la sfera dei rapporti tra
l’uomo e i suoi simili, ma designa anzitutto l’essenza di Dio.
Incontrare Gesù Cristo – come abbiamo detto – significa
incontrare la manifestazione e l’attuazione “mondana” della
misericordia di Dio. «Chi ha visto me, ha visto il Padre» (Gv14,9),...
Dio è amore in sé (1Gv 4,8.16), cioè eterna comunicazione di se
stesso all’interno di sé; ma anche misericordia, in quanto si piega
sulla creatura per compartecipare di sé e per riattirarla a sé. ...
«Tu vedi la Trinità – scriveva Agostino – se vedi la carità». Un
discorso analogo vale per la misericordia. Nell’agire di misericordia del
nostro Dio ci è dato comprendere qualcosa del suo mistero trinitario. ...
Quando il misericordioso guarda colui che aiuta, scopre
in lui la propria povertà e necessità, è con lui fraternamente là dove
tutti i poveri e gli indigenti ricevono insieme la stessa pienezza e così
riceve dal fratello più di quel che dona: la visione aperta del proprio
vuoto». Per questo «si può essere misericordiosi senza divenire
terribili solo quando si sa di essere noi stessi amati con misericordia,
ci si accetta come tali e si dà ricevendo l’amore stesso». Solo questo
atteggiamento ci rende umili e fa sì che non diventiamo fieri della
“nostra” misericordia. ...
Una conclusione che non chiude
RIPARTIRE DALLA MISERICORDIA
Ciò che abbiamo messo in luce a proposito della misericordia appare decisivo. Tale concetto, che è quello fondamentale di tutto il Vangelo, non ha una mera valenza antropologica – misericordia come chiave di lettura dell’éthos umano –, ma vanta anzitutto un chiaro significato teologico. Essa designa, in primo luogo, l’essenza del Dio trinitario. Solo la misericordia può porre un argine al male. A quello di cui leggiamo nella cronaca, ma anche a quello che – più sottilmente – tenta di insinuarsi all’interno della Chiesa e si alimenta, spesso, di pregiudizi e di sospetti, impedendoci di “lavarci i piedi” gli uni gli altri. Forse aveva ragione Rahner quando scriveva che «quando si vuol dire qualcosa dal punto di vista teologico a lode della misericordia, si cade in un profondo imbarazzo». Proprio l’esporsi a tale imbarazzo è, tuttavia, la sfida più alta che ci attende.
sinodo_20181-all.-1-intervento-don-Ivan-Salvadori.pdf
STRUMENTO PER LA CONSULTAZIONE
Indicazioni sull’utilizzo delle schede tematiche
e sulle modalità di risposta
Le schede che vengono presentate declinano il tema del Sinodo in cinque aree: comunità cristiana, famiglia, giovani, poveri, presbiteri.
Un’attenzione fondamentale da avere fin dall’inizio è costituita dal fatto che questa declinazione del tema non vuole portare ad una suddivisione del lavoro secondo un criterio che affidi ad un determinato gruppo la risposta relativa all’ambito che vive o di cui fa esperienza. Per chiarezza, questa attenzione previa intende ribadire che, ad esempio, sul tema “misericordia e famiglia” non sono chiamati a rispondere solo gruppi familiari o coniugi che vivono questa esperienza; sul tema “misericordia e giovani” non sono coinvolti solamente i giovani; e così rispetto agli altri temi. Tutto il popolo di Dio è interpellato sul tema della misericordia in ognuno degli ambiti di consultazione.
I gruppi sinodali
Questi gruppi siano luoghi in cui ciascuno può ascoltare ed essere ascoltato in un clima di fraternità, con l’attenzione non solo alla qualità della riflessione che si sviluppa, ma anche all’intensità dell’esperienza di comunione che si realizza. Infatti, il cammino delle nostre comunità è davvero sinodale se si situa in un contesto di relazioni di comunione capace di coinvolgere tutti in un clima di partecipazione e di condivisione reale.
Nel corso dei nove mesi di consultazione (giugno 2018 – febbraio 2019) non si abbia la pretesa di rispondere immediatamente alle domande, ma si viva una esperienza profonda di ascolto, di confronto e di discernimento.
È consigliabile ritrovarsi più volte per conoscere il tema attraverso la lettura delle introduzioni proposte, lasciare spazio all’approfondimento (personale o di gruppo) mediante il confronto con la Parola di Dio, l’insegnamento del Magistero e l’utilizzo delle indicazioni presenti. Per questo approfondimento i membri della Commissione preparatoria si sono resi disponibili a intervenire nei gruppi che ne faranno richiesta.
Sarà importante vivere la condivisione in un dialogo sereno, rispettoso e sincero e, infine, giungere alla formulazione di una risposta alle domande che sia espressione del cammino comune percorso, che possa rappresentare un consiglio per individuare ciò che lo Spirito indica oggi alla nostra Chiesa. Il risultato cui vuole giungere questa consultazione è quello di suscitare e formalizzare proposte concrete in relazione alle tematiche oggetto della discussione.
La conclusione della consultazione Come già ricordato, i gruppi che si costituiscono non dovranno necessariamente prendere in esame tutte le schede. Allo stesso modo, all’interno di ogni scheda non è obbligatorio, anche se è auspicabile, rispondere a tutte le domande. Tuttavia sarebbe opportuno che ogni comunità, con la costituzione di più gruppi sinodali, riesca a prendere in esame tutte le aree tematiche.
Le risposte alle domande sinodali andranno inviate preferibilmente in formato digitale (basta un semplice testo di word o simile, che riporti l’area tematica, la domanda e la rispettiva risposta).
Sarà necessario che il coordinatore del gruppo o chi invia il materiale si accrediti, inserendo semplicemente i propri dati, con l’indicazione della comunità o del gruppo cui appartiene, oppure con l’indicazione dell’ambito in cui opera nel caso di un gruppo che abbia lavorato senza riferimento ad una precisa comunità parrocchiale o vicariale (ad esempio un gruppo attivo in una scuola, in un contesto di servizio e di volontariato, in un’associazione o in un movimento, etc.).
È possibile che risponda anche una persona singola, tramite il sito della Diocesi di Como, secondo le indicazioni lì presenti. Le riposte andranno inviate entro il 28 febbraio 2019.
Segreteria Sinodo
e-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
sito: http://sinodo.diocesidicomo.it/
indirizzo: piazza Grimoldi 5 – 22100 COMO
telefono: 328 259 7374.
AREA TEMATICA
Misericordia e comunità cristiana
Comunità cristiana, dove sei? Come percepisci e annunci, nel tuo territorio, la misericordia del Signore? Di fronte all’esasperazione dell’individualismo, che ci fa perdere il senso di appartenenza, queste domande dovrebbero risuonare in ogni comunità cristiana con quella intensità descritta da Martin Buber: «In ogni tempo Dio interpella ogni uomo: “Dove sei nel tuo mondo? Dei giorni e degli anni a te assegnati ne sono già trascorsi molti: nel frattempo tu fin dove sei arrivato nel tuo mondo?”» ........... scheda 1 - in allegato pdf.
Domande
La comunità cristiana, segno luminoso della misericordia di Dio per tutti
1. Ti chiedo di indicare quali passi intraprendere affinché la comunità cristiana (parrocchia, vicariato, diocesi), nel suo impegno di annuncio e di testimonianza della misericordia, possa realmente raggiungere tutti mediante le diverse opere di misericordia. Che cosa possiamo fare perché nessuno si senta escluso, in particolare chi è lontano, chi non conosce Dio, chi è alla ricerca di risposte affidabili alle domande fondamentali della vita?
L’incontro sacramentale con la misericordia: Eucaristia e Riconciliazione
2. Ti chiedo di avanzare alcune proposte [a.] affinché la celebrazione dell’Eucaristia domenicale diventi il cuore di ogni comunità cristiana (soprattutto parrocchiale) e [b.] come favorire la necessità dell’incontro sacramentale nella Riconciliazione, vissuta con regolarità, così che tutti possano avvertire di essere raggiunti e riplasmati dalla misericordia di Dio.
La comunione fraterna
3. Ti chiedo di indicare in che modo e con quali strumenti possa essere favorita la comunione fraterna all’interno delle nostre comunità parrocchiali, come anche dei gruppi, delle associazioni e dei movimenti, in modo tale che, attraverso i diversi carismi e ministeri presenti nel popolo di Dio, tutti possano testimoniare la forza trasformante della misericordia.
AREA TEMATICA
Misericordia e famiglia
«Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza” […]. E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi”» (Gen 1,26a.27-28). I testi biblici che narrano la creazione dell’uomo............... scheda 2 - in allegato pdf.
Domande
La famiglia avvolta nella grazia della misericordia
1. Nella nostra vita (di figli, fratelli, sorelle, sposi, genitori, nonni, zii, etc.) tutti siamo stati toccati dalla misericordia di Dio. Ti chiedo di indicare quali scelte suggerire per aiutare le famiglie a riconoscere i segni della misericordia di Dio così che essa rigeneri e rinnovi le relazioni al loro interno.
L’esperienza della misericordia nelle situazioni di fragilità
2. Ti chiedo di suggerire con quali disposizioni, atteggiamenti e comportamenti la nostra comunità cristiana possa andare incontro alle famiglie che vivono in situazioni di fragilità, di conflitto e di separazione, così da esprimere al meglio la misericordia di Dio che solleva e risana.
La profezia della famiglia nel «tempo della misericordia»
3. In questo nostro tempo, che è il «tempo della misericordia», ti chiedo di indicare in che modo le famiglie possono promuovere nel loro ambiente di vita una “cultura della misericordia” e incidere sulla società perché diventi più accogliente e fraterna.
La cura della Chiesa per le famiglie
4. Ti chiedo di indicare se gli attuali percorsi della pastorale familiare della nostra diocesi e delle nostre parrocchie (gli itinerari di fede per i fidanzati, le proposte di accompagnamento per le giovani coppie, per le famiglie in difficoltà, gruppi e movimenti di spiritualità familiare, etc.) esprimono efficacemente la misericordia di Dio che rifulge sul volto della Chiesa (Come dovrebbero essere sviluppati o rilanciati? In quali aspetti dovrebbero essere rivisti? Quali novità sarebbero necessarie?).
AREA TEMATICA
Misericordia e giovani
Da sempre Dio ha avuto uno sguardo di particolare predilezione per i giovani. Nella Bibbia si ricorda, ad esempio, la predilezione di Dio per Davide (cf 1Sam 16,1-13), per Samuele (cf 1Sam 3,1-21), per Geremia (cf Ger 1,4-10) e per Maria (cf Lc 1,26-38). Di fronte alla chiamata del Signore, questi giovani non hanno nascosto la loro povertà, la loro fragilità.......scheda 3 - in allegato pdf.
Domande
Il desiderio di Dio
1. Ti chiedo di indicare [a.] quali esperienze umane e di fede permettono ai giovani che incontri nei nostri ambienti di vita di sentirsi amati per quello che sono, [b.] quali sono le forme con le quali essi esprimono – anche solo implicitamente – la loro ricerca di Dio e [c.] in che modo sperimentano la sua misericordia.
Il Vangelo della misericordia
2. Ti chiedo di suggerire atteggiamenti e modalità concrete attraverso cui la comunità cristiana (parrocchia, comunità pastorale, gruppi ecclesiali, etc.) può annunciare ai giovani che il nome di Dio è misericordia.
Giovani «aspostoli dei giovani»
3. Ti chiedo [a.] di indicare in che modo i giovani possono partecipare alla missione della Chiesa negli ambienti in cui vivono (scuola, oratorio, sport, lavoro, tempo libero) in qualità di «apostoli dei giovani» e [b.] tenendo conto anche delle proposte (spirituali, vocazionali, missionarie, caritative, etc.) già in atto nella nostra diocesi, di suggerire esperienze e nuove iniziative nelle quali essi stessi siano annunciatori di misericordia.
Misericordia e vita secondo lo Spirito
4. Ti chiedo [a.] di offrire suggerimenti affinché i giovani possano riscoprire l’importanza della vita spirituale – secondo lo Spirito – mettendo al centro del loro sguardo l’incontro con la misericordia di Dio che si attua, in modo particolare, nella liturgia della Chiesa, nella preghiera personale, nell’ascolto orante e assiduo della Parola di Dio, nell’accompagnamento vocazionale. [b.] Nello stesso tempo, ti chiedo di indicare come possono dedicarsi con passione alle opere di carità (volontariato, servizio ai più piccoli e ai poveri, esperienze di missione, etc.).
AREA TEMATICA
Misericordia e poveri
«Voler essere vicini a Cristo esige di farsi prossimo verso i fratelli, perché niente è più gradito al Padre se non un segno concreto di misericordia. Per sua stessa natura, la misericordia si rende visibile e tangibile in un’azione concreta e dinamica. Una volta che la si è sperimentata nella.......scheda 4 - in allegato pdf.
Domande
Ascoltare il grido dei poveri
1. Ti chiedo di indicare come la nostra comunità cristiana rileva, qualifica e quantifica le diverse forme di povertà – sociologiche o spirituali, visibili e nascoste, vecchie e nuove – presenti oggi nella realtà che ci circonda. Quali, fra di esse, ci interpellano con maggiore urgenza, sollecitando una risposta?
Solidali con i «nudi della terra»
2. La Chiesa è impegnata – anche attraverso il servizio dei gruppi Caritas, dei centri di ascolto, dei gruppi di volontariato, etc. – a rendersi solidale con i sofferenti, i malati e i “nudi della terra” perché riacquistino la dignità di cui sono stati spogliati. Ti chiedo di indicare quali esperienze di misericordia corporale e spirituale sono già presenti nella tua comunità e di suggerire in che cosa essa potrebbe impegnarsi di più.
Una Chiesa «povera per i poveri»
3. Ti chiedo [a.] di indicare se la tua comunità cristiana sia realmente consapevole di dover essere «povera per i poveri» e [b.] di suggerire come la nostra Chiesa possa imitare la misericordia di Cristo che «da ricco che era si è fatto povero» per noi (2Cor 8,9), rendendosi in tutto solidale con l’uomo.
Segno per il mondo
4. Alla luce dell’analisi effettuata nella prima domanda e della proposta alta del Vangelo, ti chiedo di indicare [a.] come porsi – tanto a livello personale che comunitario – a fianco delle persone in difficoltà e [b.] come possa, la Chiesa nel suo complesso, spronare la società civile a combattere fattivamente ogni forma di ingiustizia e di sopraffazione.
AREA TEMATICA
Misericordia e presbiteri
Attraverso il sacramento dell’Ordine il Signore Gesù “prende in carico” e unisce strettamente a sé dei semplici uomini per renderli partecipi – a titolo del tutto speciale – della missione che il Padre gli ha affidato. Come Gesù – sostenuti dalla forza dello Spirito e in comunione tra di loro e con il collegio dei vescovi – i preti annunciano instancabilmente che il Regno di Dio è vicino (cf Mc 1,15), invitano alla sequela (cf Mc 1,16-20), scacciano i demòni (cf Mc 1,21-28), vanno incontro ai malati e ai bisognosi di ogni tempo (cf Mc 1,29-34), rimettono i peccati (cf Mc 2,1-12). In una parola: sull’esempio del loro Maestro danno la vita per amore del gregge. Così, attraverso l’agire dei preti è la Trinità stessa che opera nel mondo per il bene degli uomini. In effetti, essere scelti .......scheda 5 - in allegato pdf.
Domande
L’importanza del ministero ordinato
1. Ti chiedo di dare indicazioni sul modo di favorire, nella prassi ordinaria della tua comunità, la presa di coscienza dell’importanza del ministero ordinato, così che [a.] i giovani che Dio chiama siano incoraggiati a rispondere coraggiosamente al suo invito [b.] e tutti i battezzati si sentano sollecitati a sostenere i preti nel loro ministero, tanto nelle più comuni esigenze della vita quotidiana che in particolari momenti di difficoltà.
Tornare all’essenziale
2. Ti chiedo di suggerire il modo di sgravare i preti della tua comunità da “uffici” e “incombenze” che, invece di favorire, soffocano l’esercizio del ministero loro affidato, così che essi possano dedicarsi stabilmente e a tempo pieno all’annuncio del Vangelo, all’amministrazione dei sacramenti, all’accompagnamento premuroso del popolo di Dio, come testimoni e annunciatori della misericordia che salva.
Il rinnovamento missionario della pastorale
3. Ti chiedo di suggerire indicazioni per un rinnovamento missionario della pastorale, in modo tale che il ministero ordinato possa essere messo al servizio dell’annuncio della misericordia di Dio a tutti e nei diversi ambienti di vita, finanche a coloro che non l’hanno ancora conosciuta o, dopo averla conosciuta, l’hanno dimenticata e a coloro che vogliono ricominciare a credere inserendosi nella comunità cristiana.
Ripensare la forma delle comunità cristiane
4. Tenendo conto anche del calo numerico dei preti, ti chiedo di indicare come debbano essere ripensate le comunità cristiane (parrocchie, comunità pastorali, vicariati, etc.) in modo tale che i pastori – soprattutto coloro ai quali è affidata la cura di più parrocchie – non si sentano “in affanno” nel loro insostituibile servizio a favore del popolo di Dio. Quale coinvolgimento pastorale e missionario i laici possono offrire, secondo i doni da essi posseduti, per esercitare la corresponsabilità nella Chiesa?.
- STRUMENTO PER LA CONSULTAZIONE - TERZA SEZIONE
INDICAZIONI PER LA PREPARAZIONE SPIRITUALE
Il Sinodo è “uno degli strumenti più qualificati che la tradizione ci ha consegnato, allo scopo di progettare insieme, pastori e fedeli, le vie che le nostre Chiese devono percorrere per realizzare la missione a cui sono chiamate. Esso è una particolare assemblea di fedeli i quali, mentre celebrano il Signore che si fa presente nella Parola, nell’Eucaristia e nella comunità stessa adunata nel suo nome, si lasciano illuminare dal suo Spirito per discernere le vie più adatte e i comportamenti più opportuni per servire il Signore in un determinato contesto”.
La celebrazione eucaristica
L’adorazione eucaristica
La Liturgia delle Ore
La “Peregrinatio Mariae”
Come occasione per aiutarci a riportare Cristo al centro della vita delle nostre comunità ed insieme riprendere i cinque temi proposti dal Sinodo, viene offerta la possibilità per tutto il popolo di Dio di vivere un momento forte di preghiera in comunione con Maria, che si fa presente nell’immagine della Madonna di Gallivaggio, pellegrina nei santuari della Diocesi: al Santuario della Sassella di Sondrio, al Santuario della Madonna di Tirano, al Santuario di Caravate, al Santuario del Ss. Crocifisso di Como, in Cattedrale, al Santuario della Santissima Trinità Misericordia di Maccio, al Santuario della Madonna del fiume a Mandello del Lario, al Santuario della Madonna del Soccorso a Ossuccio, al Santuario della Madonna delle Lacrime a Dongo e al Santuario della Madonna del Lavoro a Nuova Olonio. È il Signore che ci chiede questo.