1 settembre, giornata per la salvaguardia del Creato
da don Gigi. ...
NUOVI STILI DI VITA, PER UNA TRANSAZIONE ECOLOGICA CHE ABBIA CURA DELLA VITA.
... "Eccoci dentro la ricorrenza annuale della Giornata del Creato; abbiamo capito che non possiamo né dobbiamo lasciare in mano ad altri la riflessione ecologica (magari snobbandola perché ‘puzza’ di politica!) ma che anzi ci appartiene come credenti, come cristiani, come appartenenti a questa Creazione, e dunque abbiamo una parola di annuncio da dire a suo riguardo.Abbiamo capito che se vogliamo che qualcosa cambi, si impongono nelle nostre vite nuovi stili di vita.
Anche questo è Cristianesimo, è testimonianza evangelica, è segno dell’uomo nuovo che Cristo è venuto a creare, ad instaurare:
“La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà di colui che l'ha sottoposta - nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi”. (Rm.8,20-22).
La creazione stessa dunque attende le ‘mosse’ dei figli di Dio…. e Papa Giovanni Paolo II, che ha avviato queste riflessioni, dice: «urgono nuovi stili di vita, nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti» (enciclica Centesimus annus, 36), i quali scaturiscono da un effettivo cambiamento di mentalità e da una grande attenzione nei confronti del creato, pensando che esiste una grande reciprocità tra noi, il prossimo, la creazione e Dio: «nel prenderci cura del creato, noi constatiamo che Dio, tramite il creato, si prende cura di noi» (Benedetto XVI, Messaggio per la 43^ Giornata della Pace 2010).
L’approccio cristiano mette Dio creatore al primo posto, l’uomo come prima creatura e il creato come dono di Dio all’uomo affinché nel creato l’uomo, ogni uomo, si sviluppi e faccia sviluppare il creato stesso in tutte le sue componenti: uomini, animali, piante,… La visione cristiana è il camminare insieme dell’uomo e dell’ambiente verso Dio. Come vedete, la Custodia del Creato diventa un tema non solo ecumenico (tra cristiani) ma anche di dialogo coi non cristiani e con coloro che si dicono atei: uno spunto su cui costruire un itinerario comune". (don Gigi).
«possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,4).
16ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato
(4-5 settembre 2021)
Celebrazione nazionale:
presso la Diocesi di Montepulciano - Chiusi - Pienza.
.... Viviamo un cambiamento d’epoca, se davvero sappiamo leggerne i segni dei tempi.
Di qui l’invito a una transizione che trasformi in profondità la nostra forma di vita, per realizzare a molti livelli quella conversione ecologica cui invita il VI capitolo dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco.
Si tratta di riprendere coraggiosamente il cammino, lasciandoci alle spalle una normalità con elementi contraddittori e insostenibili, per ricercare un diverso modo di essere, animato da amore per la terra e per le creature che la abitano. Con tale transizione diamo espressione alla cura per la casa comune e corrispondiamo così all’immagine del Dio che, come un Padre, si prende cura di ognuno/a. ...(continua) . dal "Messaggio per la 16ª Giornata per la Custodia del Creato".
Roma, 24 maggio 2021 - VI anniversario dell’Enciclica Laudato si’,
Messaggio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace
e della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo.
https://www.chiesacattolica.it/la-transizione-ecologica-per-la-cura-della-vita-messaggio-per-la-giornata-del-creato/
Dal 1° settembre, Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato,
e fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi,
i fedeli di tutto il mondo si mobilitano per rinnovare
la relazione con il Creatore e tutto il creato attraverso la celebrazione,
la conversione e l’impegno concreto.
Il tema di quest’anno è: "Una casa per tutti?
TEMPO DEL CREATO
https://seasonofcreation.org/it/home-it/
DAL SITO WEB : "Tempo del creato" (home page):
Il Tempo del Creato è un momento per rinnovare la nostra relazione con il nostro Creatore e tutto il creato attraverso la celebrazione, la conversione e l’impegno insieme. Durante questo tempo, ci uniamo ai nostri fratelli e sorelle nella famiglia ecumenica nella preghiera e nell’azione per la nostra casa comune.
Il Patriarca ecumenico Dimitrios I nel 1989 ha proclamato, per gli ortodossi, il 1 settembre giornata di preghiera per il creato. In effetti, l’anno liturgico della chiesa ortodossa inizia quel giorno con una commemorazione di come Dio creò il mondo.
Il Consiglio Mondiale delle Chiese ha contribuito a rendere speciale questo tempo, prolungando la celebrazione dal 1 settembre al 4 ottobre.
Seguendo la guida del Patriarca ecumenico Dimitrios I e del Consiglio Mondiale delle Chiese, i cristiani di tutto il mondo hanno abbracciato questo tempo come parte integrante del proprio calendario annuale. Papa Francesco lo ha accolto nella Chiesa cattolica romana e reso ufficiale nel 2015.
Negli ultimi anni, dichiarazioni di leader religiosi di tutto il mondo hanno anche incoraggiato i fedeli a prendersi del tempo per occuparsi del creato durante questo mese di celebrazione.
Tempo del Creato inizia il 1 settembre, giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, e termina il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia amato da molte confessioni cristiane.
Durante questo mese di celebrazione, i 2.2 miliardi di cristiani del mondo si riuniscono per prendersi cura della nostra casa comune.
MESE DI SETTEMBRE
Intenzione di preghiera universale: Uno stile di vita ecosostenibile
Testo del Video del Papa con l’intenzione di preghiera per il mese di settembre diffusa attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa sul tema: Uno stile di vita ecosostenibile:
Mi rallegra molto vedere che i giovani hanno il coraggio di intraprendere progetti di miglioramento sia ambientale sia sociale, due realtà che procedono di pari passo.
Noi adulti possiamo imparare molto dai giovani, perché per tutto ciò che riguarda la cura del pianeta i giovani sono all’avanguardia.
Prendiamo esempio da loro. Riflettiamo, soprattutto in questi momenti di crisi – di crisi sanitaria, di crisi sociale, di crisi ambientale – riflettiamo sul nostro stile di vita.
Su come il modo di nutrirci, di consumare, di spostarci o l’uso che facciamo dell’acqua, dell’energia, della plastica e di tanti beni materiali siano spesso dannosi per la Terra.
Scegliamo di cambiare! Camminiamo insieme ai giovani verso stili di vita più semplici e rispettosi dell’ambiente.
E preghiamo affinché tutti noi prendiamo le decisioni coraggiose, le decisioni necessarie per una vita più sobria ed ecosostenibile, rallegrandoci per i giovani che già sono impegnati in questo cambiamento. E non sono sciocchi, perché si impegnano per il loro futuro. Per questo vogliono cambiare ciò che erediteranno quando noi non ci saremo più.