Chiamati per annunziare a tutti le meravigliose opere di Dio
(cfr 1 Pietro 2, 9)
DAL SITO: http://www.vatican.va/:
Ma voi siete la gente che Dio si è scelta, un popolo regale di sacerdoti, una nazione santa, un popolo che Dio ha acquistato per sé, per annunziare a tutti le sue opere meravigliose. Egli vi ha chiamati fuori delle tenebre, per condurvi nella sua luce meravigliosa. Un tempo voi non eravate il suo popolo, ora invece siete il popolo di Dio. Un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenutola sua misericordia. (cfr 1Pietro 2, 9-10)
La chiamata ad essere “popolo di Dio”
L’apostolo Pietro si rivolge ai cristiani dicendo che, nella loro ricerca di senso prima del loro incontro con il Vangelo, essi non erano un popolo. Ma, attraverso la chiamata ad essere il “popolo che Dio ha acquistato per sé”, hanno ricevuto la potenza della salvezza di Dio in Cristo Gesù, sono diventati il “popolo di Dio”. Questa realtà è espressa nel Battesimo, comune a tutti i cristiani, nel quale siamo rinati dall’acqua e dallo Spirito (cfr. Gv 3, 5). Nel Battesimo moriamo al peccato per risorgere con Cristo ad una nuova vita di grazia in Dio. Rimanere in questa nuova identità in Cristo è una sfida permanente e quotidiana.
- Come comprendiamo la nostra comune chiamata ad essere “popolo di Dio”?
- Come esprimiamo la nostra identità battesimale come “popolo regale di sacerdoti”?
In ascolto delle “opere meravigliose” di Dio
Il Battesimo ci apre ad un nuovo emozionante cammino di fede che unisce ogni nuovo cristiano con il popolo di Dio attraverso tutte le epoche. La parola di Dio – le Scritture su cui cristiani di tutte le tradizioni pregano, studiano e riflettono – è il fondamento della reale, seppure incompleta comunione. Nei testi della Bibbia che abbiamo in comune, ascoltiamo gli atti salvifici di Dio nella storia della salvezza, come la liberazione dalla schiavitù d’Egitto, e la grande opera meravigliosa di Dio: la resurrezione di Gesù dai morti, che ha dato accesso a tutti noi alla nuova vita; oltre a ciò, la lettura della Bibbia, in atteggiamento di preghiera, porta i cristiani a riconoscere le opere meravigliose di Dio anche nella loro vita.
- In quale modo ci accorgiamo e rispondiamo alle “opere meravigliose di Dio” nel culto e nella preghiera, nell’azione in favore della giustizia e della pace?
- In quale modo valorizziamo la Scrittura quale Parola che dà vita, che ci chiama ad una maggiore unità e ad una più grande missione?
Responso e annuncio
Dio ci ha scelti non come un privilegio: ci ha resi santi non nel senso che i cristiani sono più virtuosi degli altri; ci ha scelti per raggiungere uno scopo. Siamo santi solo nella misura in cui siamo impegnati nel servizio a Dio, che è sempre quello di portare il suo amore a tutte le persone. Essere un popolo di sacerdotale significa essere al servizio del mondo. I cristiani vivono la loro chiamata battesimale e rendono testimonianza alle opere meravigliose di Dio in molti modi:
Sanando le ferite: le guerre, i conflitti e gli abusi hanno ferito la vita del popolo lettone, e di molti altri paesi, a livello emotivo e relazionale. La grazia di Dio ci aiuta a chiedere perdono per gli ostacoli che impediscono la riconciliazione e la guarigione, a ricevere misericordia, e a crescere nella santità.
Ricercando la verità e l’unità: la consapevolezza della nostra comune identità in Cristo ci chiama ad adoperarci per rispondere alle questioni che ancora dividono i cristiani. Siamo chiamati, come i discepoli sulla strada di Emmaus, a condividere le nostre esperienze e a scoprire così che, nel nostro comune pellegrinaggio, Gesù Cristo è in mezzo a noi.
Impegnandosi attivamente per promuovere la dignità umana: i cristiani, che sono stati condotti “fuori dalle tenebre” verso la “luce meravigliosa” del Regno, riconoscono la straordinaria dignità di ogni vita umana. Attraverso progetti comuni di servizio sociale e caritativo, siamo inviati a raggiungere i poveri, i bisognosi, le persone affette da dipendenze e gli emarginati.
- Considerando il nostro impegno per l’unità dei cristiani, di che cosa dovremmo chiedere perdono?
- Conoscendo la misericordia di Dio, come ci adoperiamo per progettI sociali e caritatevoli con altri cristiani?
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA - dal sito:
chiesacattolica.it/ufficio nazionale per l'Ecumenismo e il dialogo interreligioso.
PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELL'UNITÀ DEI CRISTIANI
Dalla Lettonia il sussidio per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2016.
IN DIOCESI
(DAL SITO WWW.DIOCESIDICOMO.IT)
Celebrazione di apertura
Lunedì 18 gennaio 2015 - Como – Chiesa di Sant’Agata - ore 20.30
Celebrazione di chiusura
lunedì 25 gennaio 2015 - Como – Cattedrale - ore 20.30
Interverranno mons. Diego Coletti, Vescovo di Como,
e i rappresentanti di tutte le Confessioni Cristiane della città di Como