MARTEDI' 2 FEBBRAIO 2021:
XXVª Giornata mondiale della vita consacrata
43ª Giornata nazionale per la vita (7 febbraio 2021)
MessaggioVita2021.pdf
Parrocchia di Maccio
Santuario Santissima Trinità Misericordia
2 FEBBRAIO - FESTA DELLA CANDELORA
Giornata mondiale della Vita Consacrata
ORARIO S. MESSE:
ORE 8.30 e 17.30
MERCOLEDI' 3 FEBBRAIO - Commemorazione di SAN BIAGIO
Vescovo e martire
Benedizione dei fedeli durante la s. Messa
S. Messa ore 8.30 e 17.30
dal sito web della Diocesi di Como: liturgia.diocesidicomo.it
LA CELEBRAZIONE IN DUOMO
Martedì 2 Febbraio 2021 alle ore 17.00, nella Basilica Cattedrale,
mons. Vescovo Oscar Cantoni, presiederà la Santa Messa Pontificale in occasione della Festa della Presentazione del Signore, giornata per la vita consacrata.
Sono invitati a partecipare alla celebrazione, in modo particolare, tutte le espressioni della vita consacrata che ne hanno la possibilità (rispettando le normative date dall’ autorità civile e in vigore nel giorno della celebrazione): i religiosi e le religiose, i membri degli Istituti secolari, delle società di vita apostolica, dell’ ordo virginum, dell’ ordo viduarum, insieme a tutto il popolo di Dio.
Ritrovo: a Como alle ore 16.40 direttamente in Cattedrale.
LA CELEBRAZIONE NELLE PARROCCHIE
La celebrazione del 2 Febbraio è sentita anche in molte comunità della nostra Diocesi. In altre, questo tempo di pandemia, che ci richiama all’ essenziale, potrebbe essere occasione per riscoprirla. Dai testi liturgici e scritturistici del Messale e del Lezionario è facile comprendere che ben si presta ad un invito a partecipare da parte di tutto il popolo di Dio: ragazzi, genitori, nonni, insieme ai consacrati presenti nelle comunità, senza dimenticare le mamme che attendono un figlio. Tutti sono accomunati dal simbolismo, molto evidente, del camminare come figli della luce e discepoli del Signore.
Il rito è ben descritto nel Messale e non richiede commenti. Sarà invece necessario, in questo tempo segnato da una giusta tutela sanitaria, porre in atto qualche adattamento. Ovviamente tutto dipende dalle situazioni contingenti: ampiezza delle chiese, numero di fedeli presenti.
Possiamo desumere un criterio generale, per vivere la liturgia in questo tempo: è necessario procedere con saggezza, senza superficialità ma nemmeno attuando un minimalismo che priva il rito di ogni segno o aspetto fisico. Occorre vincere la tentazione di vivere una liturgia “depotenziata” dai suoi linguaggi propri.
Una annotazione importante: le candele sono benedette per essere portate in processione o almeno tenute in mano accese dai fedeli, all’ inizio del rito.
Questo è ovviamente possibile: basta una distribuzione attenta da parte di alcuni incaricati.
Le candele saranno poi portate a casa dai fedeli, come tradizione.
BENEDIZIONE DELLA GOLA NELLA MEMORIA DEL MARTIRE SAN BIAGIO.
Le premesse del Benedizionale (Benedizione per la salvaguardia della salute in una memoria della Vergine Maria o di un santo) ci permettono di comprendere il significato di questa benedizione: Alla luce della parola di Dio, l’infermità, entrata nel mondo a causa del peccato, acquista un valore pedagogico redentivo; ed ha in Cristo, uomo dei dolori, il suo vertice e il suo compimento salvifico (cfr Giovanni Paolo II, «Salvifici doloris», III e IV). Come Giobbe il credente, si benedice il Signore anche nell’esperienza dell’infermità e del dolore (cfr 1,21).
Nella prospettiva messianica è compresa la vittoria su tutte le conseguenze fisiche e morali della colpa originale. Gesù stesso durante la sua vita terrena si è fatto medico e medicina degli infermi, trasmettendo agli Apostoli il carisma e il ministero della guarigione (Mc 16, 17-18), come presagio e profezia della liberazione definitiva da ogni lacrima e dolore (cfr Ap 7, 17). In questo spirito il popolo cristiano si rivolge al Signore, per intercessione della Vergine e dei Santi, particolarmente presenti nella devozione popolare, — come ad es. la beata Vergine Maria venerata sotto il titolo della salute, san Biagio, santa Lucia o altri santi secondo le consuetudini locali — al fine di esser salvaguardato dalla malattia, e comunque per ricuperare il valore della sofferenza in unione con i patimenti di Cristo (cfr Col 1, 24).
E’ quindi possibile, ovviamente, celebrare il rito di benedizione, nei suoi elementi descritti dal Benedizionale. Si adatti al tempo di epidemia il n. 1939: i fedeli potranno lo stesso portarsi presso l’altare per ricevere singolarmente la benedizione ma si ometta il gesto delle candele incrociate sotto il mento.
Si potrà semplicemente tracciare un segno di croce, dopo aver steso la mano verso i fedeli pronunciando la prima parte della formula.
il Pontificale del 2 FEBBRAIO p.v. alle ore 17.00 in Cattedrale a Como, può essere seguito sul canale YouTube del Settimanale della diocesi di Como. La stringa per collegarsi direttamente è: https://youtu.be/UEDEkXwVI20