27 Novembre 2017 - S. Messa nel 7° anniversario
dell’attribuzione alla Chiesa Parrocchiale di Maccio
della qualifica di Santuario Diocesano
intitolato alla
SANTISSIMA TRINITA' MISERICORDIA
omelia di don Ivan Salvadori,
Rettore del Seminario diocesano di Como.
Audio dell'Omelia in formato MP3
Vangelo Lc 21, 1-4
Vide una vedova povera che gettava due monetine.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti.
Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
"Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità.
Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro."
da: "Misericordiae Vultus"
BOLLA DI INDIZIONE
DEL GIUBILEO STRAORDINARIO
DELLA MISERICORDIA di Papa Francesco
w2.vatican.va
Gesù, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo
lo splendore dell’amore vero,
a voi con fiducia ci rivolgiamo.
Santa Famiglia di Nazareth,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi di comunione e cenacoli di preghiera,
autentiche scuole del Vangelo
e piccole Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazareth,
mai più nelle famiglie si faccia esperienza
di violenza, chiusura e divisione:
chiunque è stato ferito o scandalizzato
conosca presto consolazione e guarigione.
Santa Famiglia di Nazareth,
il prossimo Sinodo dei Vescovi
possa ridestare in tutti la consapevolezza
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
la sua bellezza nel progetto di Dio.
Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica.
Amen.
(Papa Francesco)
Preghiera
O Maria,
aurora del mondo nuovo,
Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato
di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere,
di uomini e donne vittime di disumana violenza,
di anziani e malati uccisi dall’indifferenza
o da una presunta pietà.
Fa’ che quanti credono nel tuo Figlio
sappiano annunciare con franchezza e amore
agli uomini del nostro tempo
il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo
come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine
in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo
con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà,
la civiltà della verità e dell’amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
(Dalla Lettera Enciclica Evangelium Vitæ)
Preghiera per la famiglia
(Benedetto XVI)
O Dio, che nella Sacra Famiglia
ci lasciasti un modello perfetto di vita familiare
vissuta nella Fede e nell’obbedienza alla Tua volontà,
aiutaci ad essere esempi di fede e di amore
ai Tuoi comandamenti.
Soccorrici nella nostra missione
di trasmettere la Fede ai nostri figli.
Apri i loro cuori affinché cresca in essi
il seme della Fede che hanno ricevuto nel Battesimo.
Fortifica la Fede dei nostri giovani,
affinché crescano nella conoscenza di Gesù.
Aumenta l’amore e la fedeltà in tutti i matrimoni,
specialmente quelli che attraversano
momenti di sofferenza e di difficoltà.
Uniti a Giuseppe e a Maria
Te lo chiediamo per Gesù Cristo
Tuo Figlio, nostro Signore. Amen.
Testo delle Preghiere tratte da:
CONF ER ENZA E PI SCOPAL E ITAL IANA: LE FAMIGLIE I LLUMINANO I L SINODO
PR EGHI ER A PER I L S INODO CON I L SANTO PADR E F R A N C E S C O
libretto 20151003 Veglia_LeFamiglieIlluminanoIlSinodo.pdf
La Chiesa italiana si stringerà attorno a papa Francesco in un momento particolare di preghiera per la famiglia. L’appuntamento è fissato per sabato 4 ottobre, solennità di san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, dalle 18 alle 19,30 in piazza San Pietro. E si tratterà di un momento pubblico di preghiera e di riflessione, che culminerà con l’intervento del Pontefice. L’evento è stato fissato alla vigilia della III Assemblea Generale straordinaria del Sinodo dei vescovi che si celebrerà a Roma dal 5 al 19 ottobre prossimi, e sarà dedicato a riflettere circa "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione". E proprio in vista di questo delicato appuntamento ecclesiale che la presidenza della Conferenza episcopale italiana ha invitato «il popolo di Dio a prendere parte a un momento pubblico di preghiera e di riflessione, che culminerà nell’intervento del Santo Padre». L’iniziativa, sottolinea la nota Cei con cui ieri ne è stata data notizia, «intende manifestare l’attenzione della Chiesa italiana attorno a una tematica tanto decisiva quale quella della famiglia, nucleo vitale della società e della stessa comunità ecclesiale». Di qui «la volontà di accompagnare i lavori dell’Assemblea sinodale, invocando su di essa la luce dello Spirito Santo».
(http://www.qumran2.net)
http://www.avvenire.it/
UDIENZA GENERALE - PAPA FRANCESCO
(Piazza San Pietro; Mercoledì, 25 marzo 2015)
(dal sito: w2.vatican.va)
Nel nostro cammino di catechesi sulla famiglia, oggi è una tappa un po’ speciale: sarà una sosta di preghiera. Il 25 marzo infatti nella Chiesa celebriamo solennemente l’Annunciazione, inizio del mistero dell’Incarnazione. L’Arcangelo Gabriele visita l’umile ragazza di Nazaret e le annuncia che concepirà e partorirà il Figlio di Dio. Con questo Annuncio il Signore illumina e rafforza la fede di Maria, come poi farà anche per il suo sposo Giuseppe, affinché Gesù possa nascere in una famiglia umana. Questo è molto bello: ci mostra quanto profondamente il mistero dell’Incarnazione, così come Dio l’ha voluto, comprenda non soltanto il concepimento nel grembo della madre, ma anche l’accoglienza in una vera famiglia. Oggi vorrei contemplare con voi la bellezza di questo legame, la bellezza di questa condiscendenza di Dio; e possiamo farlo recitando insieme l’Ave Maria, che nella prima parte riprende proprio le parole che l’Angelo, quelle che rivolse alla Vergine. Vi invito a pregare insieme:
«Ave, Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne,
e benedetto il frutto del seno tuo, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
Prega per noi peccatori
Adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen»
Ed ora un secondo aspetto: il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, in molti Paesi si celebra laGiornata per la Vita. Per questo, vent’anni fa, san Giovanni Paolo II in questa data firmò l’EnciclicaEvangelium vitae. Per ricordare tale anniversario oggi sono presenti in Piazza molti aderenti al Movimento per la Vita. Nella Evangelium vitae la famiglia occupa un posto centrale, in quanto è il grembo della vita umana. La parola del mio venerato Predecessore ci ricorda che la coppia umana è stata benedetta da Dio fin dal principio per formare una comunità di amore e di vita, a cui è affidata la missione della procreazione. Gli sposi cristiani, celebrando il sacramento del Matrimonio, si rendono disponibili ad onorare questa benedizione, con la grazia di Cristo, per tutta la vita. La Chiesa, da parte sua, si impegna solennemente a prendersi cura della famiglia che ne nasce, come dono di Dio per la sua stessa vita, nella buona e nella cattiva sorte: il legame tra Chiesa e famiglia è sacro ed inviolabile. La Chiesa, come madre, non abbandona mai la famiglia, anche quando essa è avvilita, ferita e in tanti modi mortificata. Neppure quando cade nel peccato, oppure si allontana dalla Chiesa; sempre farà di tutto per cercare di curarla e di guarirla, di invitarla a conversione e di riconciliarla con il Signore.
Ebbene, se questo è il compito, appare chiaro di quanta preghiera abbia bisogno la Chiesa per essere in grado, in ogni tempo, di compiere questa missione! Una preghiera piena di amore per la famiglia e per la vita. Una preghiera che sa gioire con chi gioisce e soffrire con chi soffre.
Ecco allora quello che, insieme con i miei collaboratori, abbiamo pensato di proporre oggi:rinnovare la preghiera per il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia. Rilanciamo questo impegno fino al prossimo ottobre, quando avrà luogo l’Assemblea sinodale ordinaria dedicata alla famiglia. Vorrei che questa preghiera, come tutto il cammino sinodale, sia animata dalla compassione del Buon Pastore per il suo gregge, specialmente per le persone e le famiglie che per diversi motivi sono «stanche e sfinite, come pecore che non hanno pastore» (Mt 9,36). Così, sostenuta e animata dalla grazia di Dio, la Chiesa potrà essere ancora più impegnata, e ancora più unita, nella testimonianza della verità dell’amore di Dio e della sua misericordia per le famiglie del mondo, nessuna esclusa, sia dentro che fuori l’ovile.
Vi chiedo per favore di non far mancare la vostra preghiera. Tutti – Papa, Cardinali, Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, fedeli laici – tutti siamo chiamati a pregare per il Sinodo. Di questo c’è bisogno, non di chiacchiere! Invito a pregare anche quanti si sentono lontani, o che non sono più abituati a farlo. Questa preghiera per il Sinodo sulla famiglia è per il bene di tutti. So che stamattina vi è stata data su un’immaginetta, e che l’avete tra le mani. Vi invito a conservarla e a portarla con voi, così che nei prossimi mesi possiate recitarla spesso, con santa insistenza, come ci ha chiesto Gesù.
Padre Ibrahim Alsabagh ci guiderà nella preghiera con la sua testimonianza
PRIMO MISTERO: L'incarnazione del Verbo (Gv. 1,1-18)
“Vado ad Aleppo senza risposte. Mi considero un padre per la comunità che mi viene affidata e vado per condividere con la mia gente le sofferenze. Parto da povero chiedendo a Gesù le risposte per essere il riflesso della sua tenerezza”.
SECONDO MISTERO: L'annuncio delle Beatitudini (Mt. 5,1-12)
E’ questo l’interrogativo più grosso: su quale uomo, su quale famiglia si fonderà il Paese nel futuro? La nostra sfida oggi è dare speranza: quante persone ho visto distrutte dentro, nonostante siano vive…Ciò di cui ringrazio il Signore è di aver potuto vedere coi miei occhi la fede dei cristiani, che nonostante ogni giorno rischino la vita, non rinunciano alla pratica religiosa...
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TERZO MISTERO: La Passione di Gesù (Lc. 22,39-53)
Ci si lanciano missili da zona a zona della città, tra persone che prima vivevano in pace… quando vengono a mancare i missili si lanciano anche le bombole del gas. E anche i bambini diventano strumento di questa guerra terribile. In parrocchia ho visto tanti giovani divenuti esperti nel soffrire…. Facciamo gli incontri alla luce di una pila e quando finiscono gli occhi dei ragazzi sono gonfi e stanchi. A Damasco alcuni mesi fa hanno tirato una bomba dentro la migliore scuola cattolica al mattino presto, quando c’è il momento del raduno: 50 ragazzi feriti, alcuni gravemente, due di loro sono morti. Ad Aleppo hanno distrutto il nostro centro di catechismo, nella succursale della parrocchia, dove fino a pochi minuti prima c’erano dentro 150 bambini che frequentavano il doposcuola. Qualcuno si è insospettito per un’auto parcheggiata proprio accanto all’edificio...
VIDEO - 3
QUARTO MISTERO: La Risurrezione (Lc.23,44-49; 24,1-9)
“Siamo saturi di notizie e immagini sconvolgenti che ci narrano la sofferenza umana e sentiamo nel medesimo tempo tutta la nostra incapacità ad intervenire. Che cosa fare per non lasciarci assorbire da questa spirale di spavento e di impotenza? "...
In primo luogo, possiamo pregare nella comunione della Chiesa terrena e celeste. Non trascuriamo la forza della preghiera di tanti! (Papa Francesco).
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QUINTO MISTERO: Il dono dello Spirito alla Chiesa (Gv. 20,19-23)
Questa amarezza c’è sia nel cuore dei cristiani che dei musulmani moderati. Purtroppo questa tristezza, a causa di una guerra lunga e logorante, si sta trasformando in chiusura e in allontanamento dal dialogo.Ecco perché come Chiesa cattolica è importante offrire segni di riconciliazione: la nostra parrocchia non aiuta solo i cattolici, ma tutti, come abbiamo sempre fatto, così come cerchiamo un po’ di incoraggiare il dialogo, l’apertura, sperando che la pace arrivi anche con chi oggi non vuole dialogare...
audio dell' incontro di preghiera:
(esposizione eucaristica
lettura del Vangelo
testimonianze di Padre Ibrahim Alsabagh
Santo Rosario
preghiera dei fedeli e preghiera conclusiva
discorso conclusivo ai fedeli, di Padre Ibrahim Alsabagh)
II domenica di Pasqua o domenica della Divina Misericordia
Maccio di Villa Guardia (Co),
Santuario della Santissima Trinità Misericordia,
12 aprile 2015
don Ivan Salvadori; rettore del Seminario Diocesano di Como
omelia: s. Messa del 12-aprile-2015
II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia
Gli incontri di preghiera si svolgono il secondo lunedì del mese presso la chiesa parrocchiale, dalle ore 21.00 alle ore 22.15, con l'animazione dell' Associazione Famigliare "AQM" (alle Querce di Mamre) di Como.
« Grande è il mistero della fede ». La Chiesa lo professa nel Simbolo degli Apostoli e lo celebra nella liturgia sacramentale, affinché la vita dei fedeli sia conformata a Cristo nello Spirito Santo a gloria di Dio Padre. Questo mistero richiede quindi
che i fedeli credano in esso, lo celebrino e di esso vivano in una relazione viva e personale con il Dio vivo e vero.
Tale relazione è la preghiera.
(da: "Catechismo della Chiesa Cattolica". 2558).
È in risposta a questa domanda che il Signore affida ai suoi discepoli e alla sua Chiesa la preghiera cristiana fondamentale. San Luca ne dà un testo breve (di cinque domande), san Matteo una versione più ampia (di sette domande). La tradizione liturgica della Chiesa ha sempre usato il testo di san Matteo (Mt 6,9-13). (da: "Catechismo della Chiesa Cattolica". 2759).